Traccia di preghiera

Martedì 9 Dicembre 2025

Adorazione Eucaristica

Attenzione: una volta caricata questa pagina ti consigliamo di mettere lo smartphone in modalità aereo per non essere disturbato durante la preghiera. Ti consigliamo anche di abbassare la luminosità dello schermo per non dare fastidio a te e agli altri.

Canto di esposizione

Maranathà

Maranathà, Maranathà
vieni, vieni Signore Gesù

Il mondo attende la luce del tuo volto
le sue strade son solo oscurità
rischiara i cuori di chi ti cerca
di chi è in cammino incontro a te

Maranathà, Maranathà
vieni, vieni Signore Gesù

Vieni per l’uomo che cerca la sua strada
per chi soffre, per chi non ama più
per chi non spera, per chi è perduto
e trova il buio attorno a sé

Maranathà, Maranathà
vieni, vieni Signore Gesù

Canto allo Spirito Santo

Vieni Spirito d’amore

Vieni, vieni, Spirito d’amore
ad insegnar le cose di Dio
Vieni, vieni, Spirito di pace
a suggerir le cose che Lui ha detto a noi

Noi t’invochiamo, Spirito di Cristo
vieni Tu dentro di noi
Cambia i nostri occhi, fa che noi vediamo
la bontà di Dio per noi

Vieni, vieni, Spirito d’amore
ad insegnar le cose di Dio
Vieni, vieni, Spirito di pace
a suggerir le cose che Lui ha detto a noi

Vieni o Spirito dai quattro venti
e soffia su chi non ha vita
Vieni o Spirito, soffia su di noi
perché anche noi riviviamo

Vieni, vieni, Spirito d’amore
ad insegnar le cose di Dio
Vieni, vieni, Spirito di pace
a suggerir le cose che Lui ha detto a noi

Insegnaci a sperare, insegnaci ad amare
Insegnaci a lodare Iddio
Insegnaci a pregare, insegnaci la via
Insegnaci Tu l’unità

Vieni, vieni, Spirito d’amore
ad insegnar le cose di Dio
Vieni, vieni, Spirito di pace
a suggerir le cose che Lui ha detto a noi

Lettura dal Vangelo
secondo Matteo
(Mt 11,2-11)

In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: “Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?”.

Gesù rispose loro: “Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete:
i ciechi riacquistano la vista,
gli zoppi camminano,
i lebbrosi sono purificati,
i sordi odono,
i morti risuscitano,
ai poveri è annunciato il Vangelo.
E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!”.

Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: “Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via. In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui”.

Rileggi con calma il brano e ascolta quale parola o espressione senti maggiormente rivolta a te. Se vuoi puoi anche ripeterla a voce alta. Segue poi un lungo tempo di silenzio, per stare in dialogo con il Signore Gesù. Se ti può essere utile, in fondo a questa traccia trovi una piccola proposta di meditazione.

Ritornello meditazione

Oh, oh, oh, adoramus te, Domine
Oh, oh, oh, adoramus te, Domine

Ritornello intercessioni

Christe, lux mundi
qui sequitur te
habebit lumen vitae
lumen vitae

Canto di reposizione

Lui verrà e ti salverà

A chi è nell’angoscia tu dirai
non devi temere
il tuo Signore è qui
con la forza sua
quando invochi il suo nome
Lui ti salverà

Lui verrà e ti salverà
Dio verrà e ti salverà
di a chi è smarrito che
certo Lui tornerà
Dio verrà e ti salverà
Lui verrà e ti salverà
Dio verrà e ti salverà
alza i tuoi occhi a Lui
presto ritornerà
Lui verrà e ti salverà

A chi ha il cuore ferito tu dirai
confida in Dio
il tuo Signore è qui
con il suo grande amore
quando invochi il Suo nome
Lui ti salverà

Lui verrà e ti salverà
Dio verrà e ti salverà
di a chi è smarrito che
certo Lui tornerà
Dio verrà e ti salverà
Lui verrà e ti salverà
Dio verrà e ti salverà
alza i tuoi occhi a Lui
presto ritornerà
Lui verrà e ti salverà

Egli è il rifugio nelle avversità
dalla tempesta ti riparerà
È il tuo baluardo e ti difenderà
la forza sua Lui ti darà

Meditazione

Proposta di meditazione (fra Roberto Pasolini)

Giunti ormai a metà del tempo di Avvento, la voce ardente del «più grande» (Mt 11,11) profeta mai esistito fino alla venuta del Signore Gesù ci viene consegnata dalla liturgia come un esile interrogativo. Ormai prigioniero della codarda aggressività di un re fasullo (Erode), «avendo sentito parlare delle opere del Cristo» (11,2), Giovanni manda un’ambasciata a dirgli:

«Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?» (Mt 11,3).

Il Battista, ormai prossimo a testimoniare la fedeltà di Dio alle sue promesse con la sua stessa vita, non ha più alcuna certezza da esibire, ma soltanto alcune domande da porre a Cristo, colui che sta rivelando nella sua carne i lineamenti del Dio invisibile.
Noi discepoli di ogni tempo non finiremo mai di ringraziare il Precursore per queste sofferte parole, per esserci maestro e guida anche nel delicato momento in cui il cuore va in crisi, quando un certo modo di rapportarsi a Dio è chiamato a morire e risorgere per aprirci a una relazione più libera e profonda. Attingendo alla tradizione profetica di Israele, Gesù offre a Giovanni solo un parziale conforto per il suo tormento interiore. Certo, «i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo» (Mt 11,4-5), ma tutto ciò si compie senza un’improvvisa rimozione del male e delle sue terribili manovre. Il Dio rigoroso e temibile, atteso per un ritorno della giustizia sulla terra, si rivela piuttosto, in Gesù, «lento all’ira» (Es 34,6) e premuroso nei confronti di chi sbaglia e pecca. Il giudice severo della storia non si manifesta seduto su un alto trono, ma nella carne di un Figlio dell’uomo sdraiato a mensa con i peccatori e gli «smarriti di cuore» (Is 35,4). Attorno a lui la vita inceppata rifiorisce, «le mani fiacche» tornano capaci di operare, «le ginocchia vacillanti» (35,3) possono riprendere la marcia nei sentieri della vita. Di fronte a questo modo di venire a salvare la storia umana, anche noi, forse, come Giovanni, dovremmo fare attenzione a non inseguire e bramare altre modalità di salvezza, magari più incisive e rapide:

«E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!» (Mt 11,6).

Si tratta allora di imparare a riconoscere anche nel «più piccolo» indizio della realtà la presenza del «più grande» simbolo di speranza, secondo la logica del «regno dei cieli» (Mt 11,11). Questo infatti è il paradosso del Natale, in cui celebriamo la venuta dell’onnipotenza divina nel gracile corpo di un piccolo bambino. Questa terza domenica di Avvento ci esorta ad accogliere sentimenti di gioia (Gaudete), perché la venuta del Signore non avviene nella terra della forza e della grandezza, da cui molti sono sempre in esilio, ma in quella della piccolezza e della fragilità, dove la nostra umanità sempre ha la possibilità di maturare. Possiamo dunque rallegrarci del Natale del Signore nella misura in cui sapremo convertire le nostre aspettative di vita e di gioia nella disponibilità ad accettare la scelta povera e debole dell’Incarnazione. Senza scandalizzarci quando i suoi modi e i suoi tempi ci costringono a desiderare ancora. E…

«fuggiranno tristezza e pianto» (Is 35,10).

Proposta per il tempo di silenzio

Gesù è qui e ti parla
(dove ci sono i puntini “…” fermati e parla con Gesù)

Sorella mia, fratello mio, quanto sono felice di vederti qui accanto a me! …

Parlami di te, ti ascolto. Che cosa ti angustia in questo momento? …

Posso fare qualche cosa per te? …

Ricordati tutto è possibile se credi in me!

Hai qualcuno da raccomandarmi? Parlami dei tuoi cari …

Dei tuoi amici …

Dimmi cosa posso fare per ciascuno di essi …

Hai qualche problema? Mettilo con fiducia nelle mie mani …

Qualcosa non va nella tua vita spirituale? …

Qualche peccato ti opprime? …

Non sai superare qualche vizio? …

Ti è difficile esercitare qualche virtù? …

SONO QUI PER AIUTARTI E PERDONARTI …

Arrivederci fratello mio! Sorella mia! Ritorna presto …

Io sono sempre qui ad attenderti con AMORE …

Torna in alto